Siamo ai titoli di coda per questo nuovo affare per il Napoli: Leo Ostigard. Il difensore ...
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Come ampiamente preannunciato, Rafa Benitez opta per un ampio turn over. Mertens e Pandev rilevano nell’undici titolare Insigne e Callejon, mentre a centrocampo è Dzemaili a far rifiatare Behrami. Ciononostante, il reparto più colpito dalla rotazione è la difesa, con Cannavaro e Fernandez al centro al posto di Raul Albiol e Britos e Armero sulla sinistra per Zuniga.
Di Francesco si affida invece a una squadra molto accorta e compatta, tatticamente messa bene in campo. Il riferimento offensivo principale è Zaza, con ai lati Berardi e Schelotto.
La partita chiarisce fin dalle prime battute quale delle due squadre sarà a fare il match. I padroni di casa, infatti, giocano un calcio gradevole, fatto di tanto possesso palla (all’incirca il 70%), e schiacciano gli avversari nella loro metà campo di competenza. Gli emiliani subiscono così costantemente, aspettando e cercando di lanciarsi in contropiede grazie a sporadiche sciocchezze degli uomini vestiti di camouflage.
Dopo i preliminari di Higuain e Inler, che durante il primo tempo ci proverà con insistenza dalla distanza, il Napoli riesce a passare in vantaggio. È il 14esimo e l’azione parte sull’asse Higuain-Mesto, che non riesce però a crossare in modo impeccabile al centro dell’area di rigore. La difesa del Sassuolo spazza via alla meglio, ma è lesto Dzemaili a far partire dalla distanza una cannonata di prima intenzione che attraversa in diagonale il muro di giocatori e si infila alla destra di Pegolo.
Passano non meno di cinque minuti e gli ospiti riescono ad agguantare il pareggio. Zaza taglia l’area seminando il più lento Cannavaro e ci prova da posizione pressoché impossibile, bucando la porta difesa da Pepe Reina.
Il colpo per gli azzurri è forte, ma la reazione è di altrettanta intensità. Prima è Higuain far gridare il San Paolo con un pallonetto da posizione proibitiva, ma l’eurogol è solo sfiorato. Poi a provarci sono anche Pandev, Hamsik e Mertens (tiro a giro sul secondo palo e mezzo miracolo di Pegolo), ma è con il risultato di parità che si va negli spogliatoi.
La pausa tra i due tempi sembra non cambiare le cose, visto che il Napoli comincia la seconda frazione nello stesso modo in cui ha finito la prima. È Mertens a regalare la prima occasione della ripresa con il suo sinistro, ma Pegolo anche questa volta è bravo a rifugiarsi in angolo.
Arriva il 10esimo minuto e, sugli sviluppi di un corner, l’occasione forse più ghiotta della partita passa dai piedi di Fernandez. Solo davanti alla porta, il centrale argentino riesce a fallire clamorosamente un gol che sembrava già fatto.
Gli azzurri sono prodighi e le occasioni fioccano; gli ospiti si vedono invece sempre e solo di rimessa, rendendosi pericolosi al 36esimo con un colpo di testa alzato sopra la traversa da un attento Pepe Reina.
L’imprecisione, e anche un pizzico di sfortuna, è però letale per la compagine partenopea, che non riesce a sbloccare il risultato regalando così al Sassuolo il suo primo punto in Serie A.
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