Siamo ai titoli di coda per questo nuovo affare per il Napoli: Leo Ostigard. Il difensore ...
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Fino a ieri i due allenatori aveva fatto pre-tattica, scambiandosi reciprochi quanto ironici attestati di stima e incendiando di fatto una partita che aveva ancora maggior valore alla luce del misero punto conquistato oggi dalla capolista Roma.
4-2-3-1 per Benitez che lancia dal primo minuto Insigne lasciando in panchina Mertens. Ritorna al 3-5-2 invece Conte, che si affida a centrocampo alla qualità e ai muscoli di Vidal, Pirlo e Pogba.
Primo tempo da dimenticare per il Napoli che va sotto già al secondo minuto. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, una palla bassa scodellata in area trova una deviazione di Tevez che mette fuorigioco Reina, colto in controtempo. È Llorente a spuntarla nella piccola mischia sul secondo palo, appoggiando in rete. Riesaminando l’azione, si nota nettamente che la posizione di partenza della torre spagnola era irregolare.
Ciononostante, i padroni di casa dimostrano di non demeritare il vantaggio. Sparvieri per lunghi tratti del campo, vanno all’ottavo minuto vicini al raddoppio con una conclusione ravvicinata di Bonucci. A salvare il risultato è Reina che, con un intervento sensazionale, sventa l’iniziativa bianconera.
La formazione partenopea, colpita e confusa, è tutta nel tiro inoffensivo dei Inler dalla trequarti, anche se un errore in disimpegno della retroguardia juventina al 14esimo regala spazio a Higuain che si fionda sul pallone. Complice il rude intervento di Bonucci, Buffon riesce a far sua la sfera.
Gli ospiti, sull’onda della pressione subita, provano a farsi nuovamente pericolosi al 22esimo. Higuain aggancia bene in area si gira e calcia di potenza non inquadrando la porta.
Neanche tre minuti e lo Juventus Stadium rischia ancora di scoppiare. In tal caso è bravo Reina ad allungarsi e respingere la velenosa conclusione dalla distanza di Tevez.
Per quanto riguarda il gioco, l’undici di Benitez si sveglia verso la mezz’ora, arrivando al tiro con Insigne al 33esimo. Liberatosi sulla sinistra, il Magnifico prova a giro sul secondo palo, trovando solo la parte alta della rete. Ci riprova poi una decina di minuti dopo, con il suo sinistro che viene “battezzato” da Buffon di poco al lato del palo.
La seconda frazione sembra sorridere nei minuti iniziali alla compagine partenopea, entrata in campo con un atteggiamento aggressivo e deciso a cambiare le sorti di una partita compromessa. Ora è quindi il Napoli a fare la “Juventus”del primo tempo, mentre i padroni di casa si chiudono bene in difesa non concedendo grossi spazi giocabili.
La prima occasione per gli uomini di Benitez arriva al sesto con Insigne che chiama Buffon alla parata con una bella punizione. Poi al 19esimo una manovra lavorata porta al tiro Hamsik che stoppa di petto e ci prova di prima intensione trovando solo l’esterno della rete e l’impressione del gol.
Passano due minuti e la Juventus ha una clamorosa occasione per raddoppiare: pregevole la triangolazione che libera Vidal tutto solo davanti a Reina. Il forte centrocampista bianconero calcia però incredibilmente a lato.
A tagliare le gambe ai sogni di gloria azzurri ci pensa, al 29esimo, un’ingenuità di Inler, che commette fallo poco fuori area su Tevez. Sul pallone va Pirlo che calcia una punizione perfetta con Reina che non può fare niente.
Un accenno di riscossa del Napoli viene così capeggiato da Insigne che al 32esimo minuto prova a sorprendere Buffon sul primo palo dopo una notevole azione, ma è strepitosa la mano del portiere della nazionale che gli nega la soddisfazione.
Benitez prova qui il tutto per tutto, inserendo Zapata per Inler, spostando quindi Hamsik a centrocampo, ma la mossa non ha l’esito sperato, anzi. Vidal serve in posizione apparentemente tranquilla Pogba che si alza il pallone ed esplode un missile che si infila a fil di palo lasciando di stucco la retroguardia partenopea, portiere incredulo compreso.
In finale di partita c’è ancora tempo per l’espulsione di Ogbonna, ma i giochi sono ormai irrimediabilmente chiusi per il Napoli che prima con Fernandez poi con Insigne non riesce nemmeno a trovare il gol della bandiera, subendo un passivo che, alla luce soprattutto del secondo tempo, appare onestamente eccessivo.
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