La vicenda Gonalons-Napoli si arricchisce di un nuovo capitolo. A seguito delle tante indiscrezioni che volevano una riapertura delle trattative dopo la brusca frenata di qualche giorno fa, sembrerebbe che l'opera sartoriale di taglia&cuci dell'agente del centrocampista francese stia ottenendo ottimi risultati.

Nelle ultime ore Aulas ha fatto capire che al limite se ne potrebbe anche riparlare, ammettendo tra le righe un gioco al rialzo chiaro fin dal principio della trattativa. Gioco al quale il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis non intende assolutamente partecipare, fermo sull'ultima offerta presentata.

Offerta che in verità sembrerebbe bugiarda: Aulas ha parlato di 17 milioni, ingigandendo un po' le cose. Se infatti l'offerta fosse stata di tale proporzione, nella sua risposta ADL,da buon istrione, non avrebbe esitato a rimarcarlo, così da "pararsi" le spalle con i propri tifosi, ansiosi di veder uscire dalle tasche del patron azzurro sonanti monete d'oro.
Secondo quanto trapelato, sembrerebbe confermata infatti la base di 13 milioni, con un paio al massimo di bonus facilmente raggiungibili.

Ciononostante, nell'attesa di uscire dall'empasse, ADL non starà con le mani in mano. Da ieri impazzano notizie di richieste di informazioni su M'Vila piuttosto che Capoe; in verità più prove di forza che altro. Perchè il colpo in canna sembra provenire proprio dal nostro campionato: Jorginho del Verona.

L'italo-brasiliano in orbita degli azzurrini dell'U21 di Di Biagio piace già da un po' a Bigon&soci, con i primi contatti avviati già nella scorsa stagione, quando il Milan era forte su di lui.
Oggi è invece la Fiorentina la concorrenza con cui confrontarsi, oltre che, naturalmente, l'ambizioso Verona, tutt'altro che intenzionato a privarsi facilmente di uno dei suoi giocatori di punta.

In verità, il nome di Jorginho aveva solleticato l'interesse più in vista di giugno, ma il giallosull'infortunio di Behrami eil pressing asfissiante di Montella ne hanno velocizzato i tempi.
Per quanto riguarda le cifre, si parla di un minimo di 5 e un massimo di 6,5 milioni per la comproprietà, con altrettanti a giugno per esercitare l'opzione di riscatto dell'intero cartellino.