Il neo calciatore del Napoli Jorginho è stato presentato in tarda mattinata a Castelvolturno in una conferenza stampa che non ha lesinato di offrire ai tifosi azzurri un inaspettato colpo di scena.
Per la prima volta, infatti, è stata mostrata la nuova terza maglia, con il cambio di casacca che si è reso indispensabile in seguito alla querelle scatenatasi qualche mese fa. Al posto del vendutissimo camouflage, il Napoli avrà a disposizione una casacca dai richiami pur mimetici ma su sfondo nero. Oggettivamente non un'opera d'arte dell'azienda bolognese Macron.

Ritornando comunque alla notizia principale, Jorginho, che ha confessato di non avere un vero e proprio modello a cui ispirarsi (anche se ha ammesso di guardare a Xavi e Pirlo cercando di imparar da loro), si è mostrato subito entusiasta della nuova squadra e dell'affetto riservatogli dai supporter: «Sono venuto qui consapevole delle mie qualità e sapendo che ho tanto da imparare in questa grande società — ha dichiarato — mi ha colpito l'accoglienza che ho ricevuto, non me l'aspettavo. Il Napoli gioca per vincere, L'obiettivo è pensare partita per partita e non già alla fine del campionato».

Sulla sua collocazione in campo ha dichiarato di far bene tutti i ruoli del centrocampo, cercando di mantenere sempre la palla e gestire la squadra. Ha ammesso di aver giocato da mezz'ala ma di ritrovarsi meglio come regista, non sentendosi così preoccupato dal centrocampo a due, con «il mister che sta cercando di farmi capire i movimenti».

L'ex centrocampista del Verona ha inoltre voluto chiarire la "questione" dei calci di rigore, essendo lui un ottimo realizzatore di penalty: «Non ne ho ancora parlato col mister — ha esordito — ma credo che qui ci siano già rigoristi validi». 

In ultima battuta, il giocatore ha scelto il numero 8, «una maglia che ha portato bene al Napoli in passato».

A #CastelVolturno la presentazione di #Jorginho con una piccola sorpresa... pic.twitter.com/t5pwhWx6Q4

— Official SSC Napoli (@sscnapoli) 23 Gennaio 2014