Siamo ai titoli di coda per questo nuovo affare per il Napoli: Leo Ostigard. Il difensore ...
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Napoli-Roma, la partita delle occasioni. Quella in particolare sfruttata dai partenopei, che vincendo si sono portati a -3 proprio dai giallorossi, che pur sempre hanno una partita da recuperare, allungando di conseguenza sulla Fiorentina, fermata oggi dalla Juventus.
Con un centrocampo da reinventare a causa delle assenze in extremis di Behrami (riacutizzarsi di un dolore) e Jorginho (influenza), coppia di centrocampo designata, spazio in mediana a Inler e Dzemaili, due che, in verità, in campo non vanno molto d’accordo, concedendo molto e quagliando poco. Per il resto formazione tipo con Mertens ancora una volta preferito a Insigne sulla trequarti sinistra.
Garcia, invece, privo di De Rossi per la lunga squalifica comminatagli e di Totti ancora ai box, decide di lasciare almeno inizialmente Destro in panchina lanciando in avanti Gervinho, Florenzi e Bastos.
Chi si aspettava un remake dei quarti di ritorno della Coppa Italia è stato deluso. Anche se in verità le due squadre sono partite bene: molto corte e ben organizzate, provano a fasi alternate a mantener la palla tra i piedi, facendola girare, cercando di conquistare a ogni metro il pallino del gioco. In particolare gli ospiti si rendono pericolosi sfruttando la velocità di uomini chiave come Gervinho, che è proprio il primo a farsi avanti cercando di girar di testa una bella combinazione con un compagno. Reina blocca sicuro. Poi lunghi minuti di conclusioni, per lo più velleitarie, da una parte e dall’altra.
Intanto Strootman a più riprese dimostra di avere qualche problema, evidentemente non essendosi sufficientemente ripreso dall’infortunio occorso durante la pausa nazionale. Al 12esimo si arrende e lascia il posto a Taddei. La manovra degli azzurri prende così più corpo ma in più occasioni a venir meno è l’ultimo colpo, per leggerezza ed errori in fase di fraseggio, quello che ti fa andare solo davanti alla porta o ti porta al tiro da posizione favorevole.
Al 22esimo ad alzare la tensione ci pensa Nainggolan con un tiro potente, ma centrale, da fuori area. Reina para in due riprese, lanciando poi Higuain che da ottima posizione va al tiro, strozzato troppo.
Tre minuti dopo, da calcio piazzato, Benatia la mette dentro di testa ma Rocchi annulla per un giusto fuorigioco. Come il gol di Callejon, del 33esimo, viziato dall’off-side di Higuain, in versione assist-man.
Al 38esimo colossale occasione per la Roma: Gervinho viene servito da solo davanti a Reina, il recupero disperato in scivolata di Fernandez gli toglie l’attimo per il tiro costringendolo a rientrare sul destro. Poi sul tentativo successivo è strepitoso Reina ad opporsi con la difesa che poi spazza via. Lo stesso ivoriano due minuti dopo continua a mettere apprensione con un fraseggio stretto in area con un compagno.
Al 44esimo, in finale di tempo, si rivede il Napoli con una conclusione a giro di Mertens che chiama De Sanctis alla grande parata.
La seconda frazione si apre con gli azzurri sicuramente meglio posizionati rispetto a lunghi tratti del primo tempo. Al quinto una conclusione insidiosa di Mertens dalla distanza è di poco alta sulla traversa. Tre minuti più tardi Callejon, invitato da Dzemaili a tu per tu con il portiere, trova l’opposizione di piede di De Sanctis, più che bravo, sciupando così un’occasione d’oro. Tutto questo prima del rigore in movimento che Higuain, ottimamente servito da Mertens, spara alto tra il rammarico degli spettatori.
Al 15esimo la Roma si rifà vedere dalle parti di Reina con una conclusione di Maicon sul primo palo, con il portiere spagnolo che allunga la manona e mette al sicuro in angolo. Ma è ancora Napoli ancora Callejon che, dopo una più che pregevole combinazione volante con Mertens dal limite dell’area cerca in sforbiciata il palo lungo trovando un attento De Sanctis.
Alla mezz’ora entra in campo Insigne per Hamsik, secondo cambio di giornata tra le file partenopee dopo Henrique che precedentemente aveva rilevato Dzemaili. E la manovra dell’undici di Benitez si avvia progredendo e trovando nuova linfa tanto che al 36esimo arriva il gol del vantaggio. Mertens non trova spazio e lancia lungo linea Goulham che mette sul secondo palo un cross al bacio per la zuccata di Callejon, bravo a eludere la marcatura dell’ottimo Romagnoli. Colpo di testa da manuale del calcio, palla nel sette con De Santis che non può far altro che guardare. Il San Paolo esplode e diventa una bolgia incontenibile.
Al 40esimo ancora una mossa tattica per Benitez: Pandev dentro per Callejon per cercare un maggior possesso palla e magari più geometrie in un momento in cui bisogna difendere l’1 a 0 anche a costo di perder qualcosa in velocità e profondità.
Gli ultimi minuti (più i 3 di recupero) vedono comunque l’assedio della Roma che, in un ultimo rantolo prima di perire, ci prova con Maicon. Il suo tiro di mezz’esterno, però, finisce fuori a lato del sette.
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