Siamo ai titoli di coda per questo nuovo affare per il Napoli: Leo Ostigard. Il difensore ...
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Per Benitez numerosi cambi rispetto alla partita casalinga con la Roma: Reveillere e Britos riprendono in difesa Maggio e Fernandez, mentre in mediana accanto a Behrami out Inler, sostituito da Henrique. In trequarti Insigne vince il ballottaggio con Mertens in qualità di supporto all’unica punta Higuain con Hamsik e Callejon.
Per Castro invece 4-3-3 con trivela Quaresma e Varela ai lati dell’unica punta Jackson Martinez, con Carlos Eduardo a centrocampo pronto, insieme a Defour, a proporsi offensivamente con inserimenti, ben coperti dall’ottimo medianone Fernando.
Buon inizio dei padroni di casa che spingono in particolare sulla sinistra con Quaresma. Il Napoli, invece, è sicuramente più attendista: studia l’undici portoghese facendolo giocare e cercando di prendergli le misure, situazione che col passare dei minuti si tramuta in una certa difficoltà nel trovar gioco anche alla luce dell’asfissiante pressing avversario, molto alto. Sempre più raramente gli ospiti riescono infatti a conquistar campo, dovendosi chiudere a riccio per contrastare la prodiga manovra offensiva portoghese.
Al 12esimo minuto la prima occasione da gol: è pregevole il lancio da dietro con cui viene pescato in area Jackson Martinez, bravo a scattare libero tra Albiol e Britos. Il numero 9 biancoblù colpisce al volo trovando la gran parata di Reina. Che è costretto a ripetersi sulla conclusione da fuori, al 20esimo, di Defour. La palla resta però lì con Martinez che si fionda rapace premiando dalla parte opposta l’inserimento di Carlos Eduardo che supera il portiere partenopeo con una deviazione di testa. Il gol viene però prontamente non convalidato su segnalazione dell’assistente. Chiamata poi rivelatasi errata, dato che la posizione del centrocampista di Castro era regolare.
Per vedere il Napoli seriamente pericoloso bisogna aspettare il 26esimo. Callejon viene cercato e trovato sulla destra e dopo un bello scambio con Reveillere mette in mezzo con Higuain che per poco non ci arriva.
Intorno alla mezz’ora salgono i ritmi della partita sia da una parte che dall’altra, con un picco di gioco molto godibile: ranghi più larghi, cambi di versante e per poco entrambe non costruiscono situazioni interessanti da gol. Il Napoli quindi cresce e prova finalmente a giocare come sa, con quel sin prisa sin pausa che fa salire la squadra e conquistare importanti fette di campo, anche se il Porto, mai domo, è una brutta bestia ed erige una muraglia costringendo gli azzurri a ripiegare.
La seconda frazione di apre con un’azione offensiva dei padroni di casa che si conclude con una botta di Fernando dalla distanza, tiro insidioso sul quale Reina vola ed è provvidenziale.
All’ottavo super occasione per il Napoli: contropiede degli azzurri con Callejon che riceve sulla fascia destra e serve dietro Higuain che conclude. Helton è tutt’altro che perfetto ma molto fortunato: la conclusione del Pipita gli passa tra le gambe ma il pallone, toccando il tacco dell’estremo difensore, finisce fuori. Sul corner successivo svetta di testa Albiol con Helton che, ancora a fatica, respinge aiutato poi dai compagni.
L’estro ritrovato degli azzurri porta, tre minuti dopo, ancora Higuain alla conclusione in diagonale, pregevole, che supera il portiere. Callejon, però, fallisce il gol semplice a porta libera deviando di esterno e, clamorosamente, restituendo la palla alle braccia di un sempre più graziato Helton. Inutile dire che dall’azione che ne consegue il Porto trova il gol del vantaggio, per la più classica regola del gol fallito gol subito. Corner per i padroni di casa, batti e ribatti in area, la spunta Martinez che si coordina e in diagonale trafigge prima Reina poi Hamsik, che aveva provato di salvare sulla linea in un ultimo disperato tentativo.
L’undici di Benitez prova a venirne fuori, anche grazie agli ingressi di Mertens, Pandev e in ultimo anche Zapata al posto di Hamsik, Callejon e Higuain, lanciandosi alla ricerca del gol del pareggio, senza tuttavia riuscirci anche perché il Porto, forte del risultato, resta compatto e, anzi, rischia anche di raddoppiare. Il gol è però negato all’82esimo prima da un grande intervento difensivo poi dal palo. Anche se un minuto dopo la situazione si ripete a grosse linee e a parti invertite: carambola in area portoghese con Zapata che da ultimo devia facendo fuori Helton; provvidenziale il salvataggio sulla linea di Maicon.
Lo stesso colombiano avrà, nel secondo minuto di recupero, un’altra opportunità in spaccata su assist di Pandev ma non riuscirà a impattare bene e quindi a produrre qualcosa in più di un rinvio dal fondo.
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