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«Solo Inter e Roma, oltre alla Juve, si sono migliorate». Parole e musica di Walter Mazzarri. E il Napoli? Cos'ha fatto? Niente, evidentemente per il tecnico toscano, che di fatto ha pubblicamente snobbato l'ottima stagione dei Benitez-Boys.
Certo non dev'esser semplice per l'ex tecnico partenopeo riconoscere i meriti degli azzurri. Non deve esserlo se si pensa che la sua Inter, priva di distrazioni fuori dall'Europa e con la coppa nazionale snobbata, ha raccolto 18 punti in meno di De Laurentiis e compagnia cantando. Eppure l'avventura milanese, a strisce nere e azzurre, doveva essere la definitiva consacrazione di un tecnico fin'ora bollato come provinciale, capace di allenare solo squadre provinciali. O almeno questo si diceva su molte delle colonne da sempre attente alle gesta della città che una volta era da bere.
Eppure in questa stagione l'allenatore mai stato esonerato all'esonero c'è andato parecchio vicino - e nulla è poi così scontato, con Thohir che non tanto lo sopporta. Quindi una scelta opinabile? Del resto uno che si vanta di pronunciare certe parole con un certo senso l'aveva, in tempi non sospetti, addirittura scritto e fatto stampare: Il meglio deve ancora venire.
Senza correre il rischio di esser chiamati spergiuri, possiamo affermare che Napoli abbia rappresentato per Mazzarri il punto più alto della sua carriera. Con gli azzurri ha stabilito, nel triennio, il record di punti, l'anno scorso, aiutato da un'Europa League che dir sottovalutata sarebbe un eufemismo e una Coppa Italia giocata a perdere per eliminare qualche partita dal computo totale. La stessa vinta l'anno prima con enormi sacrifici in Campionato e un'ottima Champions disputata. La stessa che rappresenta l'unico trofeo nella sua bacheca - lo scudetto della Reggina, come lo chiama lui, ahimé ai fini statistici non conta!
Un bottino niente male, paurosamente eguagliato dal buon Rafa Benitez, suo successore. Stesso record di punti in Campionato, Europa che conta strabiliante ai molti - pur non essendo approdati agli ottavi - Coppa Italia vinta. A questo andrebbe aggiunta la reputazione mondiale e il gioco più che godibile acquisito, che ben poco ha da vedere con il tutti indietro e contropiede del toscano. Un gioco che ha portato gli azzurri a realizzare 104 gol stagionali, due soli in meno della Juve dei record. Tutto in una sola stagione, la prima.
Impietosa analisi alla mano, capirei se qualche tifoso vorrebbe chiedere così a Walter: t'abbrucia?, usando un caratteristico modo di dire di Napoli e dintroni. Sarebbe di certo difficile ottenere risposta, orgoglioso com'é. Forse partirebbe un lungo pippone sul salary cup (l'Inter è nell'olimpo dei più alti d'Italia), sugli investimenti (oltre 100 milioni spesi sì ma con un Cavani da 30 gol stagionali da sostituire), sugli infortuni (vallo a dire dalle parti di Castelvolturno...), sulla sfortuna (azz... vogliamo parlare della Champions?!). Quindi tirando le somme? Mazzà, t'abbrucia si... e tanto pure ci aggiungiamo noi!
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