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L'Athletic Club, in Italia meglio conosciuto come Athletic Bilbao, è un club molto temibile. Innanzitutto per la caratura tecnico-tattica degli interpreti del 4-2-3-1 di Ernesto Valverde, capacissimo allenatore ex tra gli altri di Valencia e Villareal, ma anche e soprattutto per il cosiddetto fattore ambientale.
Il club rojiblancos, infatti, è il simbolo del calcio dei Paesi Baschi, essendo espressione di Bilbao, città basca più popolosa e capoluogo di provincia della regione di Biscaglia, oltre che una delle più dense della Spagna intera.
Viene oggi considerata come una squadra nobile del calcio spagnolo dato che, insieme al Real Madrid e al Barcellona, non è mai retrocesso in Primera Divisiòn. E possiede anche una delle bacheche più consistenti, arricchita da ben 8 Campionati, 23 Coppe del Re e una Supercoppa.
Lo stadio in cui gioca è il San Mames, uno degli impianti più bollenti al mondo con oltre 53 mila posti che, solitamente, vanno tutti esauriti — nella scorsa stagione l'Athletic ha perso davanti ai suoi tifosi solo due volte, contro l'Espanyol e l'Atletico Madrid — a testimonianza di un legame indissolubile con il territorio. Legame rafforzato da una precisa scelta societaria, ossia quella di tesserare solo giocatori baschi, di origini basche oppure che, pur essendo "stranieri" (si intende anche spagnoli) abbiano imparato a giocare a calcio nei circuiti giovanili baschi. Politica che di certo ha condizionato, nel corso degli anni, la competitività della formazione anche se, bisogna pur riconoscere, ha permesso l'esplosione di numerosi talenti di cui Llorente, Javi Martinez o Muniain sono solo esempi.
Già, Iker Muniain (#19), attaccante classe '92 nativo di Pamplona considerabile come il fuoriclasse vero di questa compagine, autore l'anno scorso di 7 gol e numerosi assist che hanno contribuito in modo decisivo alla conquista del quarto posto. Poi Aritz Aduriz (#20), bomber e finalizzatore, autore nelle sue molteplici vite in maglia biancorossa di una settantina di gol, solo 16 lo scorso anno (attualmente alle prese con un infortunio all'inguine, potrebbe rientrare già in occasione della partita d'andata). E ancora sugli scudi Markel Susaeta (#14), ala destra tecnica e veloce classe '87, Aymeric Laporte (#4), promettente difensore francese del '94 cresciuto calcisticamente in terra basca (la sua quotazione di mercato balla già su una base di 15 milioni di euro), il mediano dell'89 Ander Iturraspe (#8) e lo storico, 32enne esperto, terzino destro Iraola (#15), dal 2008 al 2011 nel giro della nazionale delle Furie Rosse.
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