È intervenuto in merito alla contestazione del post-partita di Young Boys-Napoli anche presidente della Aic (Associazione italiana calciatori) Damiano Tommasi.

«Chi viene a giocare in Italia ha l'impressione di essere capitato in un altro mondo – ha commentato amaramente – Purtroppo è da un po’ di tempo che cerchiamo di denunciare questi episodi. L'anno scorso abbiamo fatto un rapporto a fine anno e purtroppo anche quest'anno continuerà. Dico purtroppo perché la lente d'ingrandimento su questi fatti va tenuta accesa e si deve capire che questi anche sono fatti che rappresentano purtroppo il livello di tensione che si accumula attorno a uno spettacolo sportivo, che invece dovrebbe essere tutt'altro».

«Di chi è la colpa? – ha poi continuato – È la percezione che si possa fare, che sia una cosa tollerata. Ho sentito anche qualcuno dire che è nella logica avere reazioni cosi violente per risultati che non arrivano. Ciò non è logico. È questione di percepire la partita come qualcosa di più di un aspetto sportivo, è più un business. La percezione da parte dei calciatori che vengono a giocare in Italia, o anche degli italiani che vanno a giocare all'estero, è quella di essere in un altro mondo».