Siamo ai titoli di coda per questo nuovo affare per il Napoli: Leo Ostigard. Il difensore ...
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Uno dei tanti crocevia della stagione il Monday Night della giornata di Serie A, con il Napoli chiamato a rispondere, colpo su colpo, alla Roma e alla Juventus, che alla luce del misero punto conquistato allungano sempre più in classifica.
Benitez non se la sente di schierare Mertens sin dal primo minuto, preferendogli così Ghoulam come ala sinistra, con Britos che fa invece il terzino. Mihajilovic invece lascia, come annunciato e senza tanta sorpresa, in panchina Gabbiadini (entrato solo nel finale), in questi giorni accostato sempre più al club di De Laurentiis, preferendogli, nel suo 4-3-1-2 Soriano in appoggio a Okaka-Eder.
Buono l’avvio del Napoli che gioca bene, con ordine, pressando alto e cercando subito la profondità per andare in porta. Anche la Sampdoria, però, è viva, bypassando le fasce per inserirsi per vie centrali. Al decimo bel taglio di Ghoulam che premia il cross dalla destra di Maggio. Il suo colpo di testa, indirizzato sul primo palo, esce di poco al lato. Di qui in poi la partita diventa nettamente più fisica e i ritmi, inevitabilmente, calano. Quindi decisamente meglio la Samp, con Koulibaly chiamato agli straordinari, che per metterci una pezza becca un giallo e rischia anche qualcosina in più.
Al 21esimo Eder trova per la prima volta la via del gol approfittando di una indecisione della difesa avversaria. Rete annullata, giustamente, per netto fuorigioco. Due minuti più tardi ancora blucerchiati pericolosi in mischia selvaggia, ma l’azione sfuma, tra le polemiche per un braccio di Koulibaly, onestamente inesistenti perché attaccato al corpo. Poi ancora un paio di volte Rafael viene chiamato all’intervento, prima che il Napoli provi a uscire a petto in fuori. È il 37esimo, così, quando Higuain si trova tra i piedi una ghiotta occasione. Lanciato solo a rete, sembra superare in un primo momento Romero, poi bravissimo a recuperare evitando che il Pipita batta solo a rete.
Il gioco fisico e aggressivo delle due squadre continua anche nella seconda frazione, anche se gli uomini di Benitez sembrano decisamente più in palla. Ma è nel momento migliore degli ospiti che il Marassi s’infiamma nell’esultanza del gol di Eder, che sblocca un risultato decisamente congelato. Spalle alla porta, il numero 23 blucerchiato si libera nel traffico e col destro buca dal limite dell’area Rafael sul palo vicino. Benitez prova quindi a correre subito ai ripari inserendo Mertens e Jorginho per Britos (con Ghoulam che retrocede a terzino) e Inler e gli azzurri prendono decisamente più coraggio, alla ricerca del gol del pareggio. Al 64esimo pregevole uno-due tra Higuain e Hamsik con il primo che arriva al tiro, troppo debole tra le braccia di Romero. Una manciata di minuti dopo e ancora un altro pallone interessante per il Pipita che, altruista, tenta di servire Callejon solo davanti la porta con l’estremo difensore di casa, nonché suo compagno di nazionale, che, leggendo bene la situazione, blocca in uscita bassa. All’aumentare della mole di gioco del Napoli, la Samp si difende dietro con tutti gli effettivi, ripartendo poi pericolosamente come con Eder al 76esimo, con Ghoulam provvidenziale nella deviazione in corner. Al 78esimo Jorginho spreca con una conclusione scoordinata un ottimo pallone, servitogli da Callejon, da buona posizione.
Con Zapata dentro per Hamsik Benitez si gioca il tutto per tutto per l’assalto finale. Ma i suoi restando ben presto in dieci uomini per l’espulsione di Koulibaly, per somma di ammonizioni, derivante da un inevitabile fallo su Eder che se ne stava andando solo. All’89esimo contatto proibito in area Samp, con Davide Lopez che viene tirato giù in area in maniera proibita. Gli estremi c’erano tutti, Rocchi fa finta di non vedere. Ma gli sforzi dei campani vengono premiati al 92esimo, quando Ghoulam viene lanciato sulla fascia e mette in mezzo un pallone girato in rete da Zapata. Il colombiano è bravo ad approfittare di testa del cross a mezz’altezza, lanciandosi in tuffo per colpire meglio. Per l’1 a 1 finale, risultato che non soddisfa nessuno ma che permette al Napoli di conservare, pur con estrema fatica, il terzo posto in classifica.
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