Siamo ai titoli di coda per questo nuovo affare per il Napoli: Leo Ostigard. Il difensore ...
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La sorpresa nella formazione per Rafa Benitez si chiama Gokhan Inler, titolare in mediana insieme a Gargano. In difesa non c’è Koulibaly, fermato per un lieve affaticamento muscolare, ma Britos e rifiata anche Strinic con Ghoulam che si riprende la fascia sinistra. Gabbiadini e non Callejon dal primo minuto insieme ad Hamsik e Mertens dietro Higuain. Stramaccioni invece, che come spesso accade in queste occasioni deve fare a meno di Totò Di Natale, si ritrova in piena emergenza con numerosi indisponibili. Chiavi dell’attacco affidate quindi a Thereau, sempre più bomber da doppia cifra dei bianconeri, con Fernandes centrocampista avanzato a rifinire e suggerire.
Partita da subito molto fisica con Hallberg, all’esordio, che già a primo minuto si becca il cartellino giallo per un intervento, brutto, in ritardo su Albiol. Fisica ma anche molto combattuta dal punto di vista del gioco, con rapidi capovolgimenti su entrambi i fronti, anche quello bianconero decisamente più compatto e protettivo della propria area di rigore. Ciononostante l’atteggiamento più propositivo del Napoli dà subito i frutti sperati: è l’ottavo quando Mertens si invola in un uno-due stretto in corsa con Higuain che taglia la difesa immobile di Stramaccioni prima del diagonale chirurgico sul secondo palo che non lascia scampo a Karnesis. 1-0 Napoli e partita subito in salita per l’Udinese! Che prova a prendere le giuste contromisure per riacciuffare subito il risultato di parità con un lancio dalle retrovie che pesca Bruno Fernandes in posizione defilata in area. Stop pregevole e botta di prima del portoghese che non inquadra la cornice dei legni, complice anche una lieve deviazione. Ma è ancora il Napoli a essere padrone del campo con le infruttuose situazioni di Mertens e Higuain che spaventano solo. Non come al 21esimo quando Hamsik gioca una buona palla con Mertens sulla trequarti premiando con un filtrante centrale il bellissimo inserimento di Gabbiadini. Piattone sinistro a bucare l’estremo difensore ospite e 2-0 servito sul piatto d’argento!
Gol che però fa anche da sveglia per un’Udinese che non si lascia trasportare dalla balìa degli eventi: l’undici di Stramaccioni sale d’intensità e al 25esimo la carica la suona Allan con un’azione che, come si dice in gergo, vale da sola il prezzo del biglietto. Dopo una cavalcata instancabile difesa di pregio da numerosi interventi avversari, il centrocampista brasiliano lascia partire un botta che si infrange, con un po’ di sfortuna, sulla traversa piena. Gol però che arriva al minuto successivo quando un lancio chilometrico innesca Thereau sul filo del fuorigioco che ha campo per andare. L’attaccante francese brucia in corsa Britos e anticipa l’uscita di Rafael con un pallonetto da manuale.
L’ottimo momento dei bianconeri continua così fino alla fine del primo tempo, con il Napoli in forte difficoltà nei confronti di una squadra rinata. Che ha la grande occasione del pareggio al 40esimo quando Pasquale sfonda sulla sinistra e crossa in mezzo per il terzo tempo di Fernandes che non c’arriva. Widmer si coordina ma non inquadra la porta, fallendo un’occasione più che ghiotta. Segno comunque d’una buona striscia di gioco che continua anche nella seconda frazione, dove ritorna anche il Napoli in un’alternanza di cazzotti da una parte e dall’altra che creano apprensione e qualche azione pericolosa.
Callejon riprende così al 55esimo Gabbiadini, uscito tra gli applausi del pubblico partenopeo. Appena quattro minuti prima del gol del definitivo 3-1, che arriva in modo rocambolesco al 59esimo. Proprio Callejon guadagna una punizione sulla destra, calciata in the boxda Mertens. Danilo e Thereau si fiondano sul pallone, scontrandosi quasi, con l’attaccante numero 77 che, nel tentativo di calciar fuori, trova la sua porta spiazzando un incolpevole Karnesis.
Quindi Stramaccioni si gioca il tutto per tutto: dentro Aguirre per Hallberg, poi anche il giovane Perica, per il 3-5-1-1 di partenza che diventa un 4-3-3 decisamente più offensivo. Ma il Napoli gestisce più che bene e servono a poco o a niente un paio di conclusioni di Fernandes (tra cui una pregevole punizione calciata però centrale), che prova a riportare in carreggiata i suoi. È ancora Napoli infatti al 76esimo quando Higuain arpiona non benissimo, complice l’intervento di Guilherme, un pallone al limite dell’area dopo un’azione ben manovrata dai suoi compagni in maglia jeans. Ne esce un bell’appoggio per De Guzman, da poco entrato per Mertens uscito dolorante, che prova il tiro a giro sul secondo palo che chiama alla gran paratail portiere avversario. Così come al 90esimo quando Callejon prende posizione toccando per Higuain ancora una volta rifinitore per l’inserimento dell’olandese. Stavolta il suo rasoterra tagliente supera Karnesis ma non trova la porta. Un errore, come molti nell’ultimo periodo in particolare, che conferma la sua scarsa lucidità e freddezza sottoporta.
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