Siamo ai titoli di coda per questo nuovo affare per il Napoli: Leo Ostigard. Il difensore ...
Ultime notizie sul Napoli

La Dinamo Mosca, detta anche la squadra della polizia per essere passata durante il regime sovietico sotto l’egida del capo della polizia segreta dell’URSS nonché ministro dell’interno Felix Dzerzhinsky. È attualmente la terza forza della PremjerLiga e appare essere, nonostante quelle che potrebbero essere facili conclusioni, un avversario da non sottovalutare, anche alla luce del fatto che nei sedicesimi ha eliminato l’Anderlecht, una formazione non proprio da ultima arrivata. Da non sottovalutare anche per la storia che si porta dietro, celebrata soprattutto tra il 1949 e il 1970 per indubbio merito del portiere Lev Yashin, detto anche il ragno nero, pallone d’oro nel 1963 e per molti ancora oggi l’indiscusso miglior portiere del ventesimo secolo.
Scorrendo la rosa dei giocatori, un paio di nomi salteranno subito agli occhi dei più esperti: Kokorin in primis, forse il giocatore russo più forte dei giorni nostri e pilastro della nazionale di Capello, seconda punta classe 1991 molto veloce, nonostante i 183 centimetri e una struttura ben solida, e soprattutto bravo tecnicamente. Con la maglia della Dinamo ha finora segnato oltre 40 gol in poco più di 170 partite ed è in continua crescita dopo una brevissima parentesi sfortunata all’Anzhi. Ma anche Kevin Kuranyi, attaccante ora in fase discendente ma fino a qualche anno fa nel giro della nazionale tedesca, e Yuri Zirkhov, ex Chelsea di Ancelotti. Senza dimenticare, naturalmente, Valbuena, trasferitosi in estate dal Marsiglia e vero asso di questa squadra, che già nella sfida coi francesi dell’anno scorso creò i problemi più grossi al Napoli, e Dzudzak, esterno offensivo ex PSV che, come si suol dire in gergo, sa il fatto suo. Decisamente meno evidente per notorietà risulta essere Ionov: elemento invece indispensabile e assolutamente da non sottovalutare – con tre gol è il capocannoniere dei russi in Europa League. Così come da non sottovalutare è la fisicità dell’accoppiata di centrali difensivi Samba-Douglas, due che sono difficili da spostare anche per un bestione come Zapata.
Da ricordare ancora l’allenatore dei russi, Stanislav Cherchesov. Una vecchia conoscenza del Napoli, anche se in verità i tifosi partenopei di conoscerlo avrebbero voluto fare molto volentieri a meno. Era infatti il 1990 e il classe ‘63 Cherchesov, che di professione faceva ai tempi il portiere, trovò negli ottavi di Coppa Campioni col suo Spartak Mosca il Napoli di Maradona. 0-0 all’andata, risultato a occhiali anche a ritorno in terra sovietica allo stadio Luzhniki. Si andò così ai rigori, con gli azzurri che, proprio grazie alle sue prodezze, ritornarono a casa sconfitti con un sonoro 5-3 (dal dischetto segnarono Ferrara, Mauro e Maradona ma fu fatale l’errore di Baroni) e tanta amarezza in bocca. Venticinque anni dopo c’è chi sogna la vendetta!
Altre notizie che potrebbero interessarti
-
-
Oggi 30 giugno 2022, dopo 9 ...
I veri talendi sono davvero rari soprattutto in questo periodo calcistico italiano non proprio fiorente di ...
Dall'arrivo dell'ex capitano azzurro, Lorenzo Insigne, la città di Toronto è letteralmente ...
Sencondo quanto riportato su alcune testate giornalistiche della rete, Koulibaly avrebbe rifiutato una ...
Nella trasmissione radiofonica su Radio Marte "Si gonfia la rete" (di Raffaele Auriemma) hanno parlato di ...
Il rinnovo dei portieri per il Napoli sta diventando un vero problema: l'alternanza ...
Secondo il corriere di Torino TuttoSport il presidente Aurelio De Laurentiis sarebbe pronto a blindare il suo ...
Il centrocampista tedesco del Napoli, Diego Demme, potrebbe lasciare la squadra azzurra durante il mercato estivo ...
L'affare è quasio concluso: Gerard Deulofeu è virtualmente un calciatore del Napoli. Il presidente ...